Bellona

Tra il 5 e il 15 ottobre persero la vita nella zona di Bellona circa 70 persone, vittime della violenza delle truppe tedesche in ritirata. © Udo Gümpel

5 ottobre 1943 – 15 ottobre 1943 , Bellona (Caserta, Campania)

Il sopruso di alcuni soldati tedeschi innesca la reazione di una famiglia di Bellona: per rappresaglia rispetto a quell’episodio, il 7 ottobre viene dato alla popolazione l’ordine di lasciare il paese. Tuttavia, un gruppo di uomini viene radunato in chiesa: 54 sono selezionati e poi fucilati presso una cava abbandonata, fatta saltare per occultare i corpi. 
Al rientro della popolazione, dopo l'arrivo degli Alleati, i corpi furono riesumati e nei giorni successivi vennero ritrovati altri 22 cadaveri nelle campagne circostanti, uccisi anche loro dalle truppe tedesche. Tra le vittime, diversi adolescenti tra i 12 e i 16 anni, alcuni anziani e sei religiosi. 
Non sono state tramandate testimonianze dirette della strage.

Unità responsabile

Gruppe Maucke (Panzergrenadier-Regiment 115 e unità subordinate)

Täter

colonnello Wolfgang Maucke

Vittime

76

Indagini e processi

Novembre 1943: rapporto investigativo americano
1967: la Procura di Traunstein in Baviera avvia un'inchiesta a partire dai fascicoli trasmessi dal governo italiano. Dopo alcuni interrogatori a militari allora di stanza in Campania non è possibile risalire a nessun episodio; nel 1971 l’inchiesta viene archiviata.
1994: apertura delle indagini da parte della Procura militare di Napoli.
1999: la Procura di Napoli affida allo storico Carlo Gentile una relazione di consulenza tecnica. Viene confermata la responsabilità del colonnello Wolfgang Maucke, che risulta però deceduto nel 1963.
2000: archiviazione delle indagini a causa dell'impossibilità di individuare con esattezza ulteriori responsabili della strage.

Forza armata
Wehrmacht

La strage

Il 27 novembre 1943 un ufficiale della 5a armata americana compilò un rapporto investigativo. In quell’occasione furono raccolte le prime testimonianze di alcuni cittadini di Bellona: si indicavano i nomi di due ufficiali, Hans Joachim e Sandrog, come comandanti dei reparti presenti sul posto nei giorni delle uccisioni. Non fu tuttavia possibile identificarli.

Indagini e processi

A metà degli anni Sessanta, il governo tedesco in prossimità della definitiva archiviazione dei crimini del nazismo (Verjährung) chiese l’invio di informazioni su crimini dell’occupazione rimasti impuniti.

Memoria

Fonti

Nella documentazione militare tedesca non rimangono tracce della strage di Bellona. Da segnalare una carta che riporta la situazione delle linea del fronte al momento della strage e la posizione delle varie unità dello schieramento tedesco (cartografia della 3. Panzer-Grenadier-Division (BArch, RH 26-3/13K) e del XIV. Panzerkorps nel Bundesarchiv-Militärarchiv di Friburgo).

Le indagini della 5a armata americana si possono consultare a Washington, presso i National Archives (Record Group 153: Records of the Office of the Judge Advocate General (Army), War Crimes Branch, Cases filed 1944-1949, Entry 143, Box 527: Case Villa Volturno).

Le indagini condotte dal Tribunale Militare di Napoli (sotto il numero di ordine 183/94 del Registro Generale delle Notizie di Reato-RGNR) sono conservate presso l'archivio del Tribunale Militare di Napoli.

Bibliografia

Carlo Gentile, I crimini di guerra tedeschi in Italia 1943-1945, Torino, Einaudi, 2015, p. 106.

Giovanni Giudicianni, Voci nella Storia. Vicende e testimonianze della strage nazista di Bellona,Vitulazio,  Piccola Editalia, 2013.

Gabriella Gribaudi, Una rappresaglia: Bellona, 7 ottobre 1943, in: Gabriella Gribaudi (a cura di), Terra bruciata. Le stragi naziste sul fronte meridionale, Napoli, L’ancora del Mediterraneo, 2003, pp. 251-275.

Gerhard Schreiber, La vendetta tedesca. 1943-1945: le rappresaglie naziste in Italia, trad. di Marina Buttarelli, Milano, Mondadori, 2000, pp. 144-145.

Franco Valeriani, Bellona 7 ottobre 1943. Il culmine di una tragedia chiamata guerra, Vitulazio, Piccola Editalia, 2015.

Autore

Autore: Carlo Gentile

© Progetto "Le stragi nell’Italia occupata (1943-1945) nella memoria dei loro autori".

2023

Testo: CC BY NC SA 4.0

Seitenanfang