Milano, 11 settembre 1943
Il 10 settembre un forte contingente di truppe SS, dopo aver disarmato la guarnigione di Parma, si dirige verso Milano, dove il timore maggiore è la possibile resistenza da parte degli operai, che invece non avverrà.
Mentre le SS raggiungono rapidamente Milano, il generale Vittorio Ruggero, comandante militare della piazza, già alcuni giorni prima aveva avuto un contatto con le truppe tedesche. Dopo trattative tra il comandante della colonna, il tenente colonnello SS Albert Frey, e il generale Ruggero, viene stipulato un accordo che prevede l’ingresso delle SS nella città l’11 settembre e il mantenimento dell’ordine pubblico in comune da parte di tedeschi e italiani. Poi, una volta stabilizzata la situazione, come ovunque nell’Italia occupata, anche a Milano questo accordo verrà sciolto e gli italiani disarmati e inviati in Germania.
Le SS entrano in città
Nelle fotografie di Ferdinand Rottensteiner, fotografo della prima PK del corpo SS, vediamo alcune scene della marcia e dell’attesa delle colonne davanti a Milano, poi il loro ingresso e il sostare dei loro mezzi di fronte ad alcuni dei luoghi storici della città, il Duomo, il Castello Sforzesco.
Una fotografia di questa serie fu accettata dalla censura e pubblicata sui giornali di allora e ancora oggi è usata come simbolo dell’occupazione tedesca in Italia.