Casaglia

29 settembre 1944 , Casaglia, frazione del comune di Marzabotto (Bologna, Emilia Romagna)
La mattina del 29 settembre, avuto notizia del Rastrellamento in atto, un centinaio di donne, anziani e bambini, si rifugiarono nella chiesa di Casaglia. Si immaginava che l’obiettivo dell’operazione fossero gli uomini, fuggiti per questo nei boschi, verso la montagna.
All’arrivo della 3a compagnia del reparto esplorante della "Reichsführer-SS" le persone in chiesa vennero fatte uscire insieme al prete, don Marchioni, e avviate verso il cimitero: posizionata una mitragliatrice all’ingresso, vennero tutti falciati dai colpi. Sopravvissero solo sette ragazze e un bambino, feriti.
- Unità responsabile
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3a compagnia SS-Panzer-Aufklärungs-Abteilung 16 "Reichsführer-SS"
- Täter
- Vittime
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85
- Forza armata
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Waffen-SS

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La chiesa e la comunità

"Come un gregge di pecore, ci fecero entrare tutti nel cimitero. Spingevano, calciavano. Uno di loro diede il braccio a una signora anziana per aiutarla a entrare, poi ricominciò a spingere gli altri brutalmente. Non sembravano in loro".
Cornelia Paselli
"Ho visto entrare due tedeschi. Uno di loro ci ha puntato contro una mitragliatrice montata su un treppiede e l’ha caricata con un nastro di munizioni. Ricordo che la canna di quella mitragliatrice aveva una grande bocca. L’altro tedesco aveva una grossa arma automatica".
Lucia Sabbioni, 1947
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L’arrivo del reparto esplorante
Bibliografia
Luca Baldissara, Paolo Pezzino, Il massacro. Guerra ai civili a Monte Sole, Bologna, Il Mulino, 2009, pp. 149-170, 581-582.
Dario Zanini, Marzabotto e dintorni, 1944, Bologna, Ponte Nuovo, 1996, pp. 431-443.
Autore
Autore: Carlo Gentile
© Progetto "Le stragi nell’Italia occupata (1943-1945) nella memoria dei loro autori".
2023