26. Panzer-Division
Costituita da veterani del fronte russo e da reclute neppure ventenni nell’estate 1942, la 26. Panzer Division è inizialmente guidata da un ufficiale conservatore, distante dall’ideologia nazista. Ma nella tarda estate 1944 il comando passa al colonnello Eduard Crasemann, e i reparti sono rinnovati con l’arrivo di nuove leve più giovani e ideologizzate. È dopo questo momento che la divisione mette in atto violenze contro i civili, come al Padule di Fucecchio.
- Nazionalità
- tedesca
- Tipologia
- Divisione corazzata
- Forza armata
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Wehrmacht
- Comandanti
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Generalleutnant Smilo von Lüttwitz fino al 6.7.1944
Oberst Eduard Crasemann dal 6.7.1944 - Periodo di attività
- 1942-1945
- Campagne nella seconda guerra mondiale
- Occupazione dell’Italia (estate 1943-1945)
- Massacri confermati
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Montecatini
Padule di Fucecchio
Costituzione ed esperienza in guerra
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Veterani del fronte russo e giovani reclute
Sul fronte in Italia
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Sui fronti campani e laziali
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“Lotta alle bande” e la strage nel Padule di Fucecchio
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Battaglie finali sul Senio e sul Sillaro, crimini durante la ritirata e capitolazione
Il cambio ai vertici e l’inserimento di giovani leve nei reparti di ufficiali e soldati, maggiormente indottrinate dal nazionalsocialismo, disgregarono l’atteggiamento di correttezza formale che nella prima fase della sua presenza in Italia aveva caratterizzato le azioni della divisione.
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Tradizioni aristocratiche e violenza contro i civili
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La strage del Padule di Fucecchio e altri episodi
Nel dopoguerra
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Associazione reduci e memorialistica
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Indagini e processi
Fonti
La documentazione sulle operazioni della 26. Panzer-Division è frammentaria. Il Bundesarchiv conserva documenti originali fino ai primi mesi del 1944 (RH 27-26). Per il periodo successivo, il fondo è composto da materiale eterogeneo e lacunoso, che in gran parte ha origine nel dopoguerra, derivante da incontri e corrispondenze tra i reduci. Particolarmente degno di nota è il fascicolo RH 27-26/40, nel quale sono conservati estratti dal diario privato del tenente Leopold von Buch, comandante di compagnia del reparto esplorante, con un preciso riferimento alla strage del Padule. Altri documenti pertinenti possono essere rinvenuti nei carteggi dei comandi superiori, come quelli della 14. Armata per l'estate del 1944 (RH 20-14). Inoltre, sono recentemente diventate accessibili al pubblico le carte del XIV. Panzerkorps, conservate a Mosca (CAMO, Bestand 500, Findbuch 12475), oggi digitalizzate e disponibili online.
La documentazione relativa ai crimini di guerra è conservata presso gli archivi federali degli Stati Uniti a College Park, Maryland (National Archives), in Gran Bretagna a Londra (The National Archives), in Germania a Ludwigsburg, e presso gli archivi della Giustizia militare italiana a Roma.
Bibliografia
Kurt Baden, Feldpost-Nr. 00599 E. Die Geschichte einer Panzergrenadier-Kompanie an der Südfront, (Selbstverlag), Berlino, 1985.
Carlo Gentile, I crimini di guerra tedeschi in Italia 1943-1945, Torino, Einaudi, 2015, pp. 420-428.
Christian Hartmann, Wehrmacht im Ostkrieg. Front und militärisches Hinterland 1941/42, Monaco, Oldenbourg, 2009.
Georg (Jörg) Staiger, 26. Panzer-Division - ihr Werden und Einsatz 1942-1945, Podzun Pallas Verlag, Bad Nauheim, 1957.
Autore
Autore: Carlo Gentile
© Progetto "Le stragi nell’Italia occupata (1943-1945) nella memoria dei loro autori".
2023