Friedrich Engel da giovane in una foto in bianco e nero. I capelli sono sciolti a destra e lo sguardo è rivolto direttamente verso la macchina fotografica. In basso a destra dell'immagine è riconoscibile un ritaglio, come nelle vecchie fototessere.
© BArch, R 9361-III/39025

Friedrich Wilhelm Konrad Siegfried Engel

* " 3 gennaio 1909" – Warnau an der Havel (Sachsen-Anhalt)
† " 4 febbraio 2006" – Amburgo

Dopo gli studi di educazione fisica, lettere e filosofia con indirizzo storico, nel 1934 consegue il dottorato in Storia. Entra nell'Unione degli studenti nazisti [NS-Studentenbund] a Innsbruck e nel 1932 nel partito nazista; fino al luglio 1934 Engel milita anche delle SA (le Sturmabteilungen). Nel 1934 entra nei servizi del Sicherheitsdienst (SD), facendo rapidamente carriera, prima ad Hannover e poi ad Amburgo. In parallelo si abilita per l’insegnamento nelle scuole superiori. 
Con lo scoppio della guerra, Engel è prima in Norvegia con l’SD, poi a Berlino, dove viene nominato capo del dipartimento di Weltanschauliche Erziehung ("Educazione alla visione del mondo") del RSHA, carica che ricoprì fino al 1943, formando i quadri della Sicherheitspolizei e dell’SD destinati all’impiego all’Est negli Einsatzgruppen.
Nel gennaio 1944 assume il comando della Sicherheitspolizei e del SD a Genova, operando nella deportazione degli ebrei e contro la Resistenza con servizi di spionaggio, arresti, torture presso la Casa dello Studente, rastrellamenti e stragi, in particolare quella del Passo del Turchino, della Benedicta, di Portofino e di Crevasco.
Internato nel 1945, riesce a fuggire nel giugno 1946, stabilendosi ad Amburgo e vivendo sotto falsa identità fino al 1954. Fino al 1945 usò il nome Siegfried, nel dopoguerra Friedrich.
Solo a partire dagli anni Novanta, sia in Germania che in Italia, viene processato per i crimini commessi a Genova sotto al suo comando.

Nazionalità
tedesca
Iscrizione alla NSDAP
1° ottobre 1932 Tessera n. 1.305.576
Forza armata
SD
Unità
Außenkommando der Sicherheitspolizei und des SD Genua
Periodo di attività
1936 – 1945
Grado
SS-Obersturmbannführer
Campagne nella seconda guerra mondiale
Norvegia 1940
Occupazione dell’Italia 1944-1945
Massacri confermati

Benedicta (Alessandria), 6-11 aprile 1944
Passo del Turchino (Genova), 19 maggio 1944
Portofino (Genova), 2 o 3 dicembre 1944
Cravasco (Genova), 23 marzo 1945

Dopoguerra

Vive ad Amburgo come procuratore di una ditta di importazioni.
Più volte indiziato negli anni 60, 70 e 80 per crimini di guerra commessi in Italia, ma i procedimenti contro di lui vengono archiviati. 
Processo a Torino nel 1999, condanna all’ergastolo.
Processo ad Amburgo nel 2002, condanna a 7 anni respinta in appello.

Formazione ed esperienza in guerra

Come intellettuale nazista e responsabile per l’indottrinamento nell’ambito del RSHA, Engel ebbe grande influenza sulla formazione dei quadri della Sicherheitspolizei e dell’SD destinati all’impiego all’Est negli Einsatzgruppen.
Il comando di Engel fu coinvolto in numerose rappresaglie e uccisioni isolate di partigiani e antifascisti in numerose località della Liguria occupata. Le più note sono la strage del Turchino, e quelle avvenute alla Cappella della Benedicta sul Monte Tobbio, a Portofino e a Cravasco.

Coinvolgimento nelle stragi di civili

Nella foto in bianco e nero si vede un grande edificio indipendente su un'ampia strada. Compreso il piano terra, ha sette piani. L'ingresso principale si trova al centro, leggermente rialzato al primo piano e raggiungibile tramite scale a sinistra e a destra. Il settimo piano è una struttura circondata da una terrazza. A sinistra si trova un'estensione semicircolare al livello del piano terra e del primo piano. Il tetto è piatto.
Casa dello Studente, Genova, anni Trenta

Nel dopoguerra

Il generale disinteresse in Germania per i procedimenti in corso in Italia fu interrotto la sera di giovedì 12 aprile 2001, quando in prima serata andò in onda sul primo programma televisivo nazionale la trasmissione d’inchiesta Kontraste. I giornalisti René Althammer e Udo Gümpel avevano ricostruito la strage del passo del Turchino.
  • La foto a colori mostra una sezione delle riprese per il documentario della rivista Kontraste. Al centro, Friedrich Engel, ora con i capelli bianchi, è seduto su una sedia e studia alcuni documenti che tiene in mano. Altri documenti sono appoggiati sulle sue ginocchia. Lo schermo della telecamera che riprende Engel è visibile in basso a sinistra.
    Il 12 aprile 2001, in prima serata sul primo canale nazionale tedesco, va in onda la trasmissione d’inchiesta Kontraste. I giornalisti René Althammer e Udo Gümpel presentano la ricostruzione della strage del passo del Turchino, mostrando come Friedrich Engel, nonostante la condanna all’ergastolo subita in Italia, viva indisturbato a Amburgo. © rbb Red. Kontraste
  • La foto a colori è stata scattata durante le riprese per la rivista Kontraste. Mostra Friedrich Engel in un ritratto. Ha i capelli bianchi e indossa un maglione e una sciarpa.
    © rbb Red. Kontraste
  • La foto a colori mostra una sezione di un questionario del fascicolo personale di Engel.
    © rbb Red. Kontraste
La foto a colori è stata scattata durante le riprese per la rivista Kontraste. Mostra Engel ritratto mentre parla alla macchina fotografica.
© rbb Red. Kontraste

Sarebbe stato meglio se avessi mostrato più coraggio morale.

Friedrich Engel :
Der Spiegel, 28 giugno 2004

Fonti

I fascicoli personali da ufficiale SS sono conservati al Bundesarchiv a Berlino (R 9361-II/210036, R 9361-III/39025 e R 9361-III/523093). Per i dati sul dopoguerra vedi le sentenze del processo celebrato ad Amburgo e quella sul ricorso del BGH. Alcuni dati personali sulla sua vita nel dopoguerra possono essere reperiti tramite internet.

Bibliografia

Christian Ingrao, Credere, distruggere. Gli intellettuali delle SS, Torino, Einaudi, 2012.

Ingo von Münch, Geschichte vor Gericht. Der Fall Engel, Amburgo, Ellert und Richter, 2004.

Pier Paolo Rivello, Il processo Engel, Recco, Le Mani, 2005.

Pier Paolo Rivello, Quale giustizia per le vittime dei crimini nazisti? L’eccidio della Benedicta e la strage del Turchino tra Storia e Diritto, Torino, Giappichelli editore, 2002.

Michael Wildt, Generation des Unbedingten. Das Führungskorps des Reichssicherheitshauptamtes, Hamburg, Hamburger Edition, 2002 (trad. inglese: An Uncompromising Generation. The Nazi Leadership of the Reich Security Main Office, Madison, University of Wisconsin Press, 2009).

Autore 

Autore: Carlo Gentile

© Progetto "Le stragi nell’Italia occupata (1943-1945) nella memoria dei loro autori".

2023

Testo: CC BY NC SA 4.0

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