Fotografie
Tutti i grandi archivi nazionali dei paesi belligeranti, come il Bundesarchiv, i National Archives negli Stati Uniti o l’Imperial War Museum a Londra, ospitano fototeche di grande importanza per la storia della seconda guerra mondiale. In genere si tratta però di fotografie ufficiali che affiancavano lo sforzo propagandistico dei loro paesi.
Tuttavia, anche innumerevoli soldati andarono in guerra portando con sé le proprie macchine fotografiche. Di conseguenza, la fotografia amatoriale dei soldati è un fonte di grande importanza, soprattutto per lo studio della vita militare quotidiana. La qualità delle apparecchiature fotografiche è generalmente minore rispetto a quelle usate dai fotografi di propaganda e le immagini in genere ripetitive e convenzionali rispetto ai materiali prodotti da fotografi di professione. Di rado queste immagini sono conservate dagli archivi e più spesso esse rimangono in possesso delle famiglie dei loro autori, oppure si possono trovare in commercio nei mercatini e su internet.
Bundesarchiv Bildarchiv (Fondo Bild 101 I-III)
Numerose delle immagini qui presentate sono state scattate dai fotografi delle unità militari della propaganda al seguito delle truppe tedesche (Propaganda Kompanien). Esse provengono dal Bildarchiv (archivio fotografico) del Bundesarchiv con sede a Coblenza. Per quanto riguarda il teatro di guerra italiano il loro numero può essere stimato intorno a 25.000 fotogrammi divisi in 70 album. I fotografi della Wehrmacht attivi in Italia furono circa 100, dei quali almeno la metà ha lasciato un corpus di immagini consistente. Purtroppo, a causa delle perdite subite durante la guerra per bombardamenti e saccheggi, il fondo non è completo.
Il periodo effettivamente coperto va dal 1942 alla tarda estate del 1944. A parte i temi più scontati della propaganda e del “turismo di guerra”, la particolare attenzione rivolta dai fotografi tedeschi a riprendere anche la vita quotidiana della popolazione nelle città e nelle campagne fa di questo fondo uno dei più grandi archivi visuali della storia dell’Italia negli anni della seconda guerra mondiale. Riscoperte come fonti storiche negli anni Novanta, alcune di queste immagini sono entrate a far parte dell’immaginario collettivo dell’occupazione tedesca in Italia.
In anni recenti, discutibili politiche di digitalizzazione da parte del Bundesarchiv, e la conseguente distruzione dei negativi originali, hanno fatto sì che una parte dei materiali non siano più disponibili in qualità accettabile.
Archivio fotografico privato Nils Olger
Nel 2013 il regista austriaco Nils Olger rinvenne una scatola di ferro contenente 12 pellicole con circa 400 immagini scattate dal proprio nonno, Olaf Jürgenssen, aggregato nel 1944 come ufficiale medico al reparto esplorante della 16. SS-Panzer-Grenadier-Division “Reichsführer-SS”. Nel 2018 Olger ha realizzato un film documentario intitolato Eine eiserne Kassette. Grazie al riconoscimento di alcuni luoghi presenti in quegli scatti, e a successivi approfondimenti storici, Olger ha ricostruito la storia di suo nonno. Alcune delle fotografie ritraggono Vinca e dintorni nei giorni della strage.
Archivio privato 16. SS-Panzer-Grenadier-Division “Reichsführer-SS”
Fondo privato che comprende alcune decine di negativi e stampe di immagini relative alle operazioni belliche della 16. SS-Panzer-Grenadier-Division “Reichsführer-SS” tra il 1943 e il 1945. Si tratta di riproduzioni di immagini originali raccolte nel dopoguerra dai membri dell’associazione dei reduci della divisione. Le fotografie sono state messe a disposizione a condizione di anonimato.
Archivio privato Carlo Gentile
Raccoglie documentazione e immagini relative alla guerra in Italia donate a Carlo Gentile dai famigliari di ex militari tedeschi. Particolarmente interessante il materiale che documenta le attività sociali di un'associazione di veterani SS e delle loro famiglie nella Germania del dopoguerra. Le fotografie sono state messe a disposizione a condizione di anonimato.
Fondi fotografici dei NARA
I National Archives degli Stati Uniti conservano una vasta documentazione relativa alle indagini condotte dal Judge Advocate General della 5a Armata su crimini di guerra compiuti da truppe tedesche in Italia (Record Group 153, Judge Advocate General (Army), War Crimes Branch, 1944-49), Entry 143) all’interno della quale sono presenti fotografie di presunti perpetratori, delle vittime e delle esumazioni dei loro corpi. In particolare si ricordano le fotografie scattate dal sacerdote don Innocenzo Lazzeri a Sant’Anna di Stazzema nei giorni dopo la strage, quelle relative alla strage di Casalecchio di Reno e di Sant’Anna Morosina.
L’esame del fondo relativo alle ricognizioni fotografiche aeree (Record Group 373: Records of the Defense Intelligence Agency, Aerial Photography of the Defense Intelligence Agency, 1935-1971) ha fatto emergere immagini dei luoghi delle stragi di grande valore storico, tra le quali l’area di Monte Sole e quella di Sant’Anna di Stazzema.
Cineteca di Bologna
Nella fototeca della Cineteca di Bologna sono presenti alcuni gruppi di immagini relative al processo contro Walter Reder, che si tenne presso il Tribunale militare della città. Si tratta di scatti di fotoreporter inviati per coprire l’evento per i giornali, raccolti nel fondo Aldo Ferrari e in quello dell’Ufficio stampa del Comune.