Vallucciole

Le case abbandonate a Vallucciole. © Elena Pirazzoli

13 aprile 1944 , Vallucciole, Monte di Gianni, Serelli, Molino di Bucchio, Giuncheto (frazioni di Pratovecchio Stia, Arezzo, Toscana)

Nel quadro di un’operazione antipartigiana attorno al monte Falterona, i soldati della divisione "Hermann Göring" attaccarono la frazione di Vallucciole uccidendo oltre 100 civili, per la maggior parte donne e bambini. Le violenze furono tali che il rapporto dei Carabinieri di Stia al comando provinciale della Guardia nazionale repubblicana di Arezzo provocò la richiesta formale di spiegazioni da parte di Mussolini all’ambasciatore tedesco. La Wehrmacht avviò un'indagine disciplinare, in cui, tuttavia, i fatti vennero minimizzati e dissimulati.

Unità responsabile

Fallschirm-Panzer-Aufklärungs-Abteilung "Hermann Göring", Fallschirm-Panzer-Regiment "Hermann Göring", Gendarmerie-Hauptmannschaft Toscana, soldati della RSI

Täter

capitano Kurt-Christian von Loeben, al comando della Fallschirm-Panzer-Aufklärungs-Abteilung "Hermann Göring"

Vittime

107 totali, di cui 51 uomini (5 bambini, 6 ragazzi, 19 adulti, 21 anziani) e 56 donne (7 bambine, 3 ragazze, 31 adulte, 15 anziane)

Indagini e processi

Gennaio 1945: indagini del SIB inglese
1948-1950: procedimento del Tribunale Militare territoriale di Firenze nei confronti di Wilhelm Schmalz, poi assolto dal Tribunale militare territoriale di Roma (12.07.1950).
anni 2000: tribunale militare di La Spezia, poi Tribunale militare di Verona, sentenza con sei condanne all’ergastolo (06.07.2011). Due sentenze annullate dalla Corte di Appello di Roma nel 2014.
2004-2015: indagini della Procura di Dortmund

Forza armata
Wehrmacht
Vallucciole e il suo cimitero © US NARA - Record Group 373 - Aerial Photography

La strage

La ricostruzione dell’accaduto a Vallucciole è interamente basata sui resoconti delle squadre di soccorritori, dal momento che nessun testimone oculare sopravvisse al massacro.

Le immagini

Nell’estate 1944 i ricognitori alleati, alla ricerca delle postazioni della Wehrmacht lungo la Linea Gotica, sorvolarono le case di Vallucciole distrutte nel rastrellamento della Divisione Hermann Göring nell’aprile precedente.

  • Gli edifici delle frazioni di Vallucciole sono ancora diroccati, ma il lavoro nei campi è già ripreso. Da sinistra Serelli, il cimitero, Vallucciole, e Monte di Gianni. © US NARA - Record Group 373 - Aerial Photography
  • Monte di Gianni, estate 1944. I crateri delle esplosioni in basso a poca distanza dalle case sono stati causati probabilmente dallo sgancio di emergenza di bombardieri alleati in avaria. © US NARA - Record Group 373 - Aerial Photography
  • Molino di Bucchio, lungo l’altro corso dell’Arno. Qui avvenne lo scontro tra militari tedeschi in avanscoperta e partigiani che precedette di due giorni la strage © US NARA - Record Group 373 - Aerial Photography
  • Le case di Serelli. Dal 1992 il paese è abbandonato a causa di una frana © US NARA - Record Group 373 - Aerial Photography
  • Le case di Serelli senza tetti dopo la strage © US NARA - Record Group 373 - Aerial Photography

Quest’immagine ritrae un gruppo di ufficiali e soldati tedeschi e italiani in una pausa durante il rastrellamento del Monte Falterona nell’aprile 1944. Fu verosimilmente scattata da un militare tedesco di stanza a Stia. Quando il militare portò il rullino al fotografo Pietro Ghelli, quest’ultimo ne comprese l’importanza e trattenne alcune immagini che poi consegnò agli investigatori del SIB inglese. Passata alla Giustizia militare italiana, l’immagine fu infine utilizzata nel processo contro il generale Wilhelm Schmalz nel 1948 e poi nei recenti processi del Tribunale militare di La Spezia.

Un gruppo di ufficiali e soldati tedeschi della guarnigione di Stia e italiani della RSI in una pausa del rastrellamento del Monte Falterona nell’aprile 1944. I militari tedeschi facevano parte di un reparto di autotrasporti che riforniva il personale dei cantieri Todt del passo dei Mandrioli © Procura generale militare Roma

Indagini e processi

L’unica infrazione imputabile al reparto era il saccheggio di Stia, non l’eccidio di Vallucciole: ai sensi del divieto di perseguire i soldati per infrazioni commesse nel quadro della lotta antipartigiana (formulato da Hitler nel 1941) aprire un’inchiesta o addirittura comminare sanzioni in relazione a crimini di guerra di questo tipo sarebbe stato impensabile.
Negli anni 2000 le indagini sulla strage di Vallucciole furono proseguite dalla Procura del Tribunale di Dortmund. La Procura militare di La Spezia riaprì a quel punto le indagini e il processo fu celebrato davanti al Tribunale militare di Verona il 6 luglio 2011.

Memoria

Fonti 

Alcuni riferimenti alle operazioni nell'area del monte Falterona si trovano tra i documenti conservati a Friburgo presso il Bundesarchiv e prodotti dalla Armeeabteilung von Zangen (BArch, RH 24-87/39 e 40, sono gli allegati al diario di guerra) e dal LXXV Armeekorps (RH 24-75/2, diario di guerra dell´ufficio operazioni e RH 24-75/20, allegati alla relazione sull´attivitá svolta dal reparto Ic). In quest'ultimo fascicolo il documento n. 62 riporta dati sui partigiani uccisi nelle stragi di Vallucciole e Partina, sul materiale prelevato e sui paesi distrutti durante le operazioni. Nelle operazioni antipartigiane di quei giorni venne impiegato, con compiti di sbarramento, anche un gruppo combattente misto italo-tedesco agli ordini del maggiore Freyer. Tra il materiale del Korpsgruppe Witthöft (RH 24-73/8, e RH 24-73/11), dal quale proveniva il gruppo, si possono leggere i preparativi e la catena di ordini che portarono alle operazioni sul Monte Falterona e dintorni. I documenti delle indagini britanniche si trovano a Londra (The National Archives, WO 204/11488). Qui sono raccolte anche le testimonianze di numerosi testimoni e sopravvissuti della strage, che vennero interrogati dagli Alleati nel gennaio del 1945. Sono conservate presso l'Archivio dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell'Esercito a Roma (AUSSME) delle deposizioni raccolte dai Carabinieri Reali alcuni mesi dopo la strage. Il memoriale del tenente Wolfgang Bach dal quale è presa la citazione si intitola Vom Garigliano zur Weichsel: Meine  Zeit als Chef der schweren Kompanie der Fallschirm-Panzer-Aufklärungs-Abteilung «Hermann Göring», 12. November 1943 bis 31. August 1944, ed è conservato presso il Bundesarchiv di Friburgo (BW 57/346).

Bibliografia

Carlo Gentile, La divisione Hermann Göring in Toscana, in Gianluca Fulvetti, Paolo Pezzino (a cura di), La politica del massacro, Napoli, l'ancora del mediterraneo, 2006, pp. 213-240.

Carlo Gentile, I crimini di guerra tedeschi in Italia 1943-1945, Einaudi, Torino, 2015, pp. 358-364.

Luca Grisolini, Vallucciole, 13 aprile 1944 : storia, ricordo e memoria pubblica di una strage nazifascista, Consiglio regionale della Toscana, Firenze, 2017.

Autore 

Autore: Carlo Gentile

© Progetto "Le stragi nell’Italia occupata (1943-1945) nella memoria dei loro autori".

2023

Testo: CC BY NC SA 4.0

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