Aprile 1944, il comando della 3. Panzergrenadier-Division © Collezione privata

3. Panzer-Grenadier-Division

Costituita dopo la disfatta di Stalingrado con alcuni dei reparti scampati all’accerchiamento sovietico, la 3. Panzer-Grenadier-Division è trasferita in Italia nell’estate 1943. All’inizio di ottobre parte delle sue unità vengono inserite nel fronte del Volturno presso Caiazzo dove, il 13 ottobre, alcuni uomini della divisione al comando del sottotenente Wolfgang Lehnigk-Emden compiono una strage di donne e bambini. In diverse occasioni i membri di questa unità sono stati coinvolti in attacchi violenti contro i civili, sia in Italia centrale, sia in Francia. L’unica strage per cui un membro della divisione è stato condannato è quella delle masserie di Caiazzo.

Nazionalità
tedesca
Tipologia
Divisione meccanizzata
Forza armata
Wehrmacht
Comandanti
Generalmajor/Generalleutnant Fritz-Hubert Graeser 06.03.1943-28.04.1944
Oberst Hans Hecker 28.04.-01.06.1944
Generalleutnant Hans-Günther von Rost 01.06.-25.06.1944
Generalmajor Hans Hecker 25.06.-05.10.1944
Periodo di attività
1943-1945
Campagne nella seconda guerra mondiale
Occupazione dell’Italia (estate 1943-agosto 1944)
Campagna sul fronte occidentale (agosto 1944-maggio 1945) e offensiva nelle Ardenne
Massacri confermati

Fornelli, Sannio (Isernia) 04.10.1943
Caiazzo (Caserta) 13.10.1943
Empoli (Firenze) 24.07.1944
Valle del Saulx, Robert-Espagne, Couvonges, Mamey, Martincourt (Francia) 08.-09.1944

Costituzione ed esperienza in guerra

Sul fronte in Italia

Nel corso del mese di settembre dovette cedere al XIV. Panzerkorps alcune unità che furono inviate al fronte di Salerno, dove furono impiegate nel settore della Divisione "Hermann Göring", tra cui il reparto esplorante, probabile responsabile delle esecuzioni di civili a Ponticelli e Mugnano.
Tra le divisioni della Wehrmacht impiegate in Italia, la 3. Panzer-Grenadier-Division fu tra quelle più spesso coinvolte in azioni violente nei confronti dei civili. I motivi per cui ciò avvenne sono difficili da identificare.
  • Un reparto della 3. Panzergrenadier-Division mentre opera lo sgombero di un villaggio abruzzese a ridosso della linea del fronte © Collezione privata
  • Nelle retrovie della 3. Panzergrenadier-Division sul fronte di Nettuno, due cartelli con le indicazioni per i centri di raccolta dei prigionieri di guerra e del bottino. © Bild 101I/474/1854/16A, Gerhard Rauchwetter

Nel dopoguerra

Fonti

La documentazione sulle operazioni della 3. Panzer-Grenadier-Division è frammentaria. Il fondo conservato presso il Bundesarchiv-Militärarchiv di Friburgo (RH 26-3) conserva documenti originali fino ai primi mesi del 1944, tra i quali il diario di guerra con allegati dal 16 luglio al 31 dicembre 1943. Degno di nota il fascicolo RH 46/63, che contiene il diario di una compagnia di genieri tra il 1° gennaio e il 10 agosto 1944. Altri documenti possono essere rinvenuti nei carteggi dei comandi superiori, in particolare la documentazione del XIV. Panzerkorps (RH 24-14), quella della 14. Armata (RH 20-14) e, solo di recente accessibile al pubblico, le carte del XIV. Panzerkorps conservate a Mosca (CAMO, Bestand 500, Findbuch 12475), oggi digitalizzate e accessibili online.

La documentazione relativa alle indagini alleate sulle stragi di Fornelli e di Caiazzo è conservata presso gli archivi federali degli Stati Uniti a College Park, Maryland (National Archives), in Germania presso la sezione del Bundesarchiv a Ludwigsburg, in Italia presso gli archivi della Giustizia militare a Roma e a Napoli.

Bibliografia

Gerhard Dieckhoff, 3. Infanterie-Division (mot.), 3. Panzergrenadier-Division 1939-1945, Göttingen, E. Börries Druck und Verlag, 1960.

Gerhard Dieckhoff/M. Holzmann, 3. Infanteriedivision (3. InfDiv (mot), 3. PzGrenDiv 1920-1945), Jägerbataillon 41 (GrenBtl 41 - GrenBtl 12 - PzGrenBtl (mot) 41 - 1957-1978), Bad Nauheim, Podzun-Pallas-Verlag, 1978.

Carlo Gentile, I crimini di guerra tedeschi in Italia 1943-1945, Torino, Einaudi, 2015, pp. 106ss., 110, 154, 393, 395s. 

Autore 

Autore: Carlo Gentile

© Progetto "Le stragi nell’Italia occupata (1943-1945) nella memoria dei loro autori".

2023

Testo: CC BY NC SA 4.0

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