Sardegna, inizio estate 1943
Anche la Sardegna conobbe nell’estate 1943 una presenza militare tedesca notevole. L’isola fu, come la Sicilia, un’importante base aerea per le operazioni nel Mediterraneo centrale e subì pesanti bombardamenti.
Ritenuta nel 1943 il possibile obiettivo di un’operazione di sbarco delle truppe alleate, la Sardegna ebbe da giugno a metà settembre 1943 una guarnigione di reparti della Wehrmacht forte di circa 20.000 uomini, delle cui vicende assai poco è noto. L’occupazione fu brevissima, limitata alla parte settentrionale. Palau e Santa Teresa di Gallura in particolare furono utilizzate come basi per il trasbordo delle truppe in Corsica, conclusosi il 17 settembre.
Gli scontri con le formazioni del Regio esercito furono pochi, i più cruenti avvennero presso la base della Maddalena.
L’incontro con il mondo mediterraneo
Nel breve periodo di permanenza della Wehrmacht sull’isola i rapporti tra truppe tedesche, italiane e popolazione non furono conflittuali. I reparti militari, giunti sull’isola all’inizio dell’estate e confinati in larga parte in accampamenti e baracche, incontrarono invece difficoltà ambientali per via del clima torrido, la scarsità di acqua e a causa della malaria, diffusa nel Campidano, dove le truppe erano concentrate a difesa di un ipotetico sbarco nemico. Le fotografie di Robert Büschgens raccolte in questa sezione mostrano alcuni aspetti della vita quotidiana dei corrispondenti: le visite ai reparti militari per distribuire i giornali, la necessaria profilassi contro la malaria, i momenti di svago e di riposo.
Da stabilimenti balneari a presidi militari
Temendo uno sbarco alleato sulla costa sarda, alcune spiagge divengono postazioni militari. Questo accade amche alla spiaggia del Poetto di Cagliari e ai suoi stabilimenti balneari, il lido e i casotti. Sullo sfondo si nota il profilo della "Sella del diavolo", il promontorio a sud della città.
Lo sguardo sulla popolazione
I soldati tedeschi videro la Sardegna come un mondo arcaico e misterioso, solo parzialmente comprensibile. Sono numerose le immagini dei fotografi delle PK che riprendono scene di vita della popolazione civile. Come per la fotografia dei paesaggi, anche questo interesse era motivato dallo “sguardo turistico” del fotografo. Nel caso specifico della serie di immagini scattate nelle campagne del Campidano da Robert Büschgens, si riscontra un’attenzione alla realtà economico-sociale dei contadini, qui ritratti durante i lavori dei campi o in momenti di riposo, mentre le famiglie siedono davanti alle loro abitazioni.
Robert Büschgens non era un fotografo di professione, ma uno scrittore. Nato nel 1906, nel 1931 fu coautore insieme al più noto scrittore espressionista Reinhard Goering di una commedia, Der Vagabund und das Mädchen che ebbe un certo successo. Poco prima dello scoppio della guerra, fu tra gli sceneggiatorei del film di propaganda anti-americana di Eduard von Borsody Sensationsprozess Casilla.
Le sue immagini non esprimono distanza rispetto ai contadini ritratti, ma piuttosto curiosità e sincera simpatia. Sono soprattutto i suoi articoli a stampa a rivelare l’intento propagandistico. In un suo testo pubblicato il 31 luglio 1943 nelle “Breisgauer Nachrichten”, un giornale locale della Brisgovia, intitolato Ernte auf Sardinien [Mietitura in Sardegna], racconta le sue impressioni di una Sardegna primordiale in cui la tecnica moderna si annuncia in maniera bonaria, con le macchine fotografiche dei corrispondenti di guerra tedeschi, o micidiale con le incursioni a volo radente dei cacciabombardieri americani. Nella realtà la maggioranza degli attacchi aerei alleati in Sardegna era diretta contro gli impianti aeroportuali militari e gli accampamenti della Wehrmacht.
Archivio
Bildarchiv del Bundesarchiv
Fotografo
Robert Büschgens (PK Luftflotte 2)